Morimondo

Abbazia di Morimondo

L'abbazia di Morimondo inizia la sua storia il 4 ottobre 1134 con l'arrivo di un gruppo di monaci fondatori provenienti dalla casa-madre di Morimond, in Francia. Accolti inizialmente a Coronate, a circa un miglio dalla sede definitiva, i monaci scelsero poi il luogo per la costruzione del loro monastero, e l'11 novembre 1136, quando si trasferirono a Morimondo, il cenobio doveva essere già parzialmente costruito e abitabile.

L'edificazione della chiesa fu iniziata nel 1182, ritardata rispetto all' edificazione del monastero a causa di controversie con la pieve di Casorate, e terminata nel 1296. Nel 1237 e nel 1245 per le incursioni delle truppe imperiali pavesi, che saccheggiarono il monastero riducendolo ai minimi termini, i lavori di costruzione dovettero subire lunghe interruzioni probabilmente di alcuni anni.
Pur essendo la quarta fondazione italiana e la prima in Lombardia, la chiesa abbaziale si scosta da tutte le altre edificazioni cistercensi del XII secolo. Morimondo è un esempio di architettura cistercense già evoluta verso lo stile Gotico, com’è sottolineato dall'uso delle volte a crociera.

Info:
www.comune.morimondo.mi.it
www.abbaziamorimondo.it

Nella navata centrale, sono a base rettangolare, e ad ognuna di esse corrisponde una campata quadrata nelle navate laterali aumentando perciò il senso di verticalità. Inoltre la grandezza di Morimondo è dovuta alla presenza di ben otto campate e dalla totale essenzialità, come dal senso di ordine dei mattoni a vista.
Nel chiostro, nonostante gli inserimenti successivi, è ancora leggibile la tipologia del complesso monastico con la distribuzione degli ambienti, tra cui la sala capitolare che mantiene integralmente le sue caratteristiche originarie, e il refettorio con la cucina seicenteshi.
Un' altra peculiarità dell'abbazia è quella di essere edificata su più piani a ridosso di un avvallamento. Il piano del chiostro in tutta la parte monastica è il terzo sopra due livelli costituiti da ampie sale costruite con volte sostenute da un susseguirsi di colonne, inoltre, sopra la sala capitolare, è ancora esistente il dormitorio dei monaci.
L'attuale coro ligneo, eseguito nel 1522 da Francesco Giramo, un artista di Abbiategrasso, in sostituzione degli stalli originari, costituisce un'interessante esempio di arredo ligneo rinascimentale sia per la struttura compatta e architettonica, modellata secondo gli schemi diffusi dal Bramante in Lombardia, sia per la tecnica delle figurazioni, disegnate con incisioni eseguite con ferro rovente e riempite con una pastiglia scura.